la figura di Ulisse nella letteratura del Novecento
recital di GIANLUIGI TOSTO
La figura di Ulisse ha attraversato le epoche, i secoli, i millenni per giungere fino a noi. Il suo viaggio è durato ben oltre i confini delle Colonne d'Ercole e ancora continua e continuerà, molto al di là delle nostre vite e dei nostri orizzonti.
Ma questa figura, in virtù della sua fortissima carica simbolica, si è arricchita, durante il viaggio, di molti aspetti, molte sfaccettature e interpretazioni che gli uomini vi hanno ravvisato nelle varie epoche. Già nell'antichità il personaggio di Ulisse, con la sua proverbiale astuzia, era stato visto, di volta in volta, con accezioni più positive o più negative, a seconda degli autori che ce lo avevano raccontato.
Il Novecento, in particolare, è stato molto fertile da questo punto di vista. Molteplici e differenti sono le letture e le interpretazioni che si sono sviluppate intorno al personaggio di Ulisse e alla sua storia, l'Odissea.
In questo recital vogliamo liberamente navigare attraverso alcuni di quei materiali poetici e letterari che nel Novecento sono sorti intorno al Mito di Ulisse o, in molti casi, intorno alla necessità e al desiderio di de-mitizzare il personaggio omerico, spogliandolo dei panni austeri che la tradizione gli aveva cucito addosso.
Le principali "isole letterarie" intorno alle quali navigheremo saranno il Poemetto Conviviale di Giovanni Pascoli "L'ultimo viaggio", e il romanzo dell'autore francese Jean Giono "Nascita dell'Odissea". Si tratta di due opere, molto diverse fra di loro, che affrontano entrambe la dimensione e il tema della bugia, della menzogna, che si tratti di menzogna liberamente scelta e attivamente perpetrata, come nel caso dell'Ulisse di Giono, o di menzogna che l'uomo subisce da parte del proprio inconscio, come nel caso di Pascoli, il quale si interroga su quale sia il confine tra la realtà e il sogno, tra la realtà e l'illusione creata dalla propria mente.
A fare da collante e tramite fra questi due blocchi principali ci saranno bellissimi materiali della Poesia e della Letteratura del Novecento, scaturiti dalla penna di Gabriele D'Annunzio, attratto invece dalla dimensione superomistica di Ulisse nel suo Poema "Maya"; Guido Gozzano, che vede Ulisse come un Dandy che vive su uno yacht; Antonio Tabucchi, che ci dà una bellissima lettura del personaggio di Calipso e del tema dell'immortalità; Jorge Luis Borges, che medita sul senso di tutto il proprio viaggiare una volta che si è tornati a casa; e Konstantinos Kavafis, la cui famosa poesia "Itaca" è un inno al viaggio della vita, dispensatore di tante ricchezze interiori.
Mantenendo vivo il ricordo della straordinaria narrazione omerica dalla quale tutti siamo stati incantati e affascinati, scopriremo che il personaggio Ulisse ha ancora da rivelarci tanti lati della nostra stessa natura umana che lui così bene ha saputo rappresentare attraverso le epoche.
La partecipazione alla serata è gratuita. Prenotazione OBBLIGATORIA.
In caso di annullamento di un incontro, potrà essere avvisato soltanto chi si è prenotato.
Per prenotarsi: segreteriagestaltfirenze@gmail.com
9 Marzo 2020
Lunedì ore 21.00-23.00
Fondo Arti e Gestalt
Via del Guarlone 67/A - Firenze
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