ASCOLTARE IL SILENZIO: LA VIA DEL CORPO
con SHOBHA G. ARTURI
Medico, psicoterapeuta, didatta IGF e Azioni e Contaminazioni, esperta di costellazioni familiari, in pratiche di consapevolezza corporea e di meditazione
Ascolta, figlio, il silenzio.
È un silenzio ondulato,
un silenzio,
dove scivolano valli ed echi
e che piega le fronti
al suolo.
F. G. Lorca, Poema del cante jondo
Sabato 1 Aprile dalle 14:00 alle 20:00
Domenica 2 Aprile dalle 10:00 alle 17:00
Il workshop si svolgerà in presenza presso la sede di Azioni e ContaminAzioni, via del Guarlone
67/a Firenze.
Ci dicevano da bambini di fare silenzio, di tacere. Ma se ascoltiamo il suono delle voci bambine in un
giorno assolato o piovoso, ci accorgiamo della filigrana che disegnano intorno al silenzio, senza
disturbarlo né romperlo, anzi incorniciandolo, facendone un quadro prezioso.
Il silenzio non è opposto al suono, ne è sorgente: come acqua che sgorga dalla roccia dopo che l’aveva penetrata e inzuppata.
Ma quale ascolto ci consente di sentire il silenzio attraverso ogni suono? Un ascolto così è aperto e vasto. Accade naturalmente, ogni volta che ci concediamo un contatto intimo, con noi stessi e con il mondo intorno.
Le pratiche meditative di diverse tradizioni indicano e portano a questo tipo di contatto.
Un contatto fatto di sensi risvegliati e attenti, pronti a cogliere le infinite sfumature, le differenze di peso, di caldo e di freddo, di ruvido e liscio, di gamme di colori.
Siamo stati indotti a pensare, come luogo comune, che meditare sia un accadimento lontano dal corpo, nella visione che corpo e spirito siano nemici e opposti.
Al contrario, non c’è spirito che nel corpo sentito e vissuto.
Ogni volta che ci perdiamo nell’affanno del voler diventare, c’è un modo semplice per
tornare a casa e precipitare nell’ineffabile esperienza di esistere, ed è tornare ai propri sensi,
agli occhi che vedono, la pelle che discrimina il tocco e il caldo, i muscoli che si tendono,
il cuore che batte, il respiro che resta con noi.
È il corpo che fa casa. Ne esploreremo le possibilità di sentire ed esprimere, senza fretta,
con gusto, per affinare ogni percezione e farne poesia in movimento. E ritrovare la pausa, fra un
movimento e l’altro, fra un respiro e l’altro. Nella pausa, la sorgente.
Impiegheremo il movimento e la danza come vie di apertura ed espressione del mondo
interno, e pratiche meditative volte a ritrovare il vibrare del mistero di vivere.
SHOBHA G. ARTURI
Laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Agopuntura e Psicoterapia della Gestalt. Formata in
Costellazioni Familiari, danza e pratiche meditative. Docente presso l’Istituto Gestalt di Firenze,
l’Istituto Gestalt Romagna e la Scuola di Counselling a Mediazione Artistica Azioni e ContaminAzioni
di Firenze.
Per informazioni e iscrizioni contattare info@azionicontaminazioni.it
PROGETTO
Il seminario è parte di un più ampio progetto dal titolo La Gestalt In Voce e In-Canto. La tua voce ti accompagnerà a cura di Valentina F. Barlacchi con incontri condotti da Claudia Bombardella, Titta Nesti, Valentina F. Barlacchi, Alessandra Bedino, Kaya Anderson, Shobha Arturi, Letizia
Fuochi, Cecilia Gallia.
Questo nuovo progetto ha come scopo la ricerca e la crescita personale attraverso la Voce e la Gestalt a orientamento Fenomenologico-Esistenziale.
Sperimentando aspetti melodici, ritmici, corporei, emozionali, intenzionali della voce, si affinano
strumenti di esistenza e resistenza personale e collettiva, con cui “dare voce” a chi e cosa l'ha persa o
non l'ha mai avuta.
http://gestaltvoce.it/