Con Shobha Arturi
Il lavoro intenso e delicato con le Costellazioni familiari fenomenologiche ci aiuta a portare in luce l’invisibile nelle reti relazionali presenti e passate. Reti e tele sottili fatte di nodi e snodi, di eventi a volte dimenticati, accantonati, esclusi dalla nostra consapevolezza e che proprio per questo mantengono una carica energetica e una forza condizionante nelle nostre scelte attuali. Come sartie che ci tengono ancorati a percorsi e traiettorie ripetitive. L’esclusione di eventi, persone o parti interne di noi stessi invischia il flusso del nostro divenire. Le possibilità di creare e inventare e di incontrare e conoscere il mondo dentro e fuori di noi, rimangono così confinate da barriere, tanto evanescenti quanto invalicabili come il cerchio disegnato che teneva prigioniero il bambino Yazide nel racconto di Gurdjieff. Fino a che non affiniamo i sensi e cominciamo a vedere l’invisibile, ciò che sta dietro, lo sfondo anche mitologico per cui la nostra esistenza cessa di essere isolata e solitaria e ripetitiva e diventa essa stessa parte di un mito e creatrice di miti.
16-17 Marzo 2019
Sabato Ore 14.00 - 20.00 Domenica Ore 10.00 - 17.00
Fondo Arti e Gestalt
Via del Guarlone 67/A - Firenze